Le mille vite della plastica

Si parla sempre più spesso di economia circolare e di quanto il riciclo della plastica possa aiutare in questo senso, riutilizzando la plastica già in uso e limitandone la creazione di nuova. Per attestare l’impegno delle aziende del settore e per garantire al pubblico un consumo consapevole, esiste un marchio che certifica la plastica riciclata: si chiama, appunto, Plastica Seconda Vita (PSV).

La dicitura corretta del marchio è ,Plastica Seconda Vita. Tramite l’uso della virgola nel nome si vuole trasmettere l’idea di una pausa breve tra la prima vita della plastica (il manufatto originario) e la sua seconda vita (il manufatto che, da rifiuto, diventa un nuovo prodotto).

Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Cos’è il marchio ,Plastica Seconda Vita?

È stata di IPPR, Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo, l’idea di creare per primo – in Italia e in Europa – un’etichetta ecologica per materiali e prodotti in plastica riciclata: la certificazione PSV Plastica Seconda Vita. Il suo scopo è quello di certificare i materiali e i manufatti ottenuti dalla valorizzazione dei rifiuti plastici e al contempo introdurre due concetti molto importanti: la qualità e la rintracciabilità dei materiali riciclati.

Plastica Seconda Vita ha l’importante missione di promuovere e comunicare il contenuto di riciclato per mettere in risalto il grande potenziale delle materie plastiche nella realizzazione dell’economia circolare.

Il marchio può essere poi declinato in diverse tipologie, in base all’origine del materiale e ai prodotti che contribuisce a creare:

Tra i prodotti creati ridando vita alla plastica ci sono quelli legati al settore dell’arredo urbano (panchine, cestini…), della raccolta rifiuti (contenitori e sacchetti), della florovivaistica (compostiere, vasi, attrezzi…), degli imballaggi (anche destinati al contatto alimentare) e molto altro.




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